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Snowaboard, Italia ancora dominante sul Faloria
Sesta Elisa Caffont e decima Lucia Dalmasso
Dicembre 13, 2025
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L’Italia del parallelo sa solo vincere e tocca ad Aaron March proseguire la striscia vincente del team azzurro che dopo le due perle di Mylin a firma di Bormolini e Felicetti, trova la terza primizia sulla pista Tondi di Cortina d’Ampezzo (Belluno). Ed il trionfo azzurro è completato dal terzo posto dello stesso Bormolini che supera nella small final Edwin Coratti, quarto al pari della sorella Jasmin nella gara femminile.

Ma davanti a tutti, oggi c’è il 39enne March: l’altoatesino di Fiè allo Scillar trova modo di festeggiare per la prima volta in gigante nel massimo circuito, dopo aver vinto 4 volte in slalom. Che potesse essere la giornata giusta il portacolori dell’Esercito l’aveva capito col miglior tempo in qualificazione: tra ottavi e quarti, gli austriaci Burgstaller e Obmann non possono nulla, mentre in semifinale è proprio Bormolini a cedere strada al sudtirolese. L’atto decisivo è un duello di grande esperienza con l’altro austriaco Benjamin Karl che parte meglio, ma è poi battuto per sei decimi.

Questo il commento a caldo di March: “E’ una cosa davvero speciale. Amo Cortina d’Ampezzo e vincere qui è davvero il massimo. Mi piacciono le gare in notturna, mi sono sentito al meglio sin dal via. Sono felicissimo e non posso che dedicare questa vittoria a tutti i ragazzi che ogni anno ci permettono di vivere una gara pazzesca. E’ un tracciato in cui bisogna spingere in determinati punti, per fare velocità: l’esperienza paga molto sulla Tondi e non è un caso che in finale siamo arrivati io e Karl, ormai quarantenni”.

Nella small final Bormolini la spunta su Edwin Coratti: il livignasco non ha alcuna intenzione di scendere dal podio: per la terza gara su altrettante in stagione è tra i migliori 3: primo e terzo a Mylin, terzo a Cortina d’Ampezzo. Il bottino personale sale quindi a quota 21 a livello personale (11 in gigante, 10 in slalom). Per arrivare alla fase finale, Bormolini ha saputo superare l’austriaco Payer in batteria e il rientrante Roland Fischnaller nei quarti, con Daniele Bagozza out negli ottavi per mano del giapponese Masaki Shiba. Il coreano Kim ed il polacco Kwiatowski sono stati invece gli avversari di Coratti prima della sfida in semifinale con Karl.

Out in qualificazione invece Gabriel Messner, Mirko Felicetti, Tommy Rabanser, Marc Hofer e Fabian Lantschner.

Al pari del fratello, si ferma ai piedi del podio anche Jasmin Coratti. Sulla pista che l’anno scorso l’aveva vista terza, la sudtirolese è perfetta fino alle semifinali, superando nell’ordine l’elvetica Julie Zogg e la giapponese Tsubaki Miki. La sfida contro la sorprendente canadese Kaylie Buck vede Coratti uscire prematuramente e nel successivo duello per il terzo posto non riesce a tenere testa alla ceca Zuzana Maderova. Proprio la boema aveva interotto nei quarti il cammino di Elisa Caffont (superata in batteria Iris Pflum) mentre Lucia Dalmasso non era riuscita ad andare oltre il primo turno, battuta da Aleksandra Krol-Walas. Nella finale principale l’austriaca Sabine Payer conferma il successso dell’anno passato davanti a Buck.
Nel primo pomeriggio non si erano qualificate Elisa Fava e Sofia Valle.

Dopo le prime sei gare, sono già otto i podi conquistati dal team coordinato dal direttore tecnico Cesare Pisoni: il prossimo appuntamento con il parallelo è fissato per giovedì 18 dicembre a Carezza, sul confine tra le provincie di Bolzano e Trento, con un altro gigante.

CLASSIFICHE

credito fotografico Fondazione Cortina