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Bresadola, Sieff e Ambrosi in crescita a Predazzo
Positivo l’esordio dei nuovi trampolini olimpici di Predazzo in occasione del Fis Nordic Summer Festival. Nelle gare individuali e a squadre buona prestazione dei trentini in gara Giovanni Bresadola, Annika Sieff e Martina Ambrosi, in crescita dopo gli infortuni
Settembre 22, 2025
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Val di Fiemme is back to Ski Jumping: si è tornati a saltare nella culla dello sci nordico con lo Stadio del Salto di Predazzo che in un’atmosfera vivace ha abbracciato i campioni del salto speciale. Ad avere la meglio sulla concorrenza nella gara Individuale dal trampolino HS109 che inaugura ufficialmente il FIS Nordic Summer Festival sono stati Abigail Strate (CAN) e Jan Hörl (AUT).
La prima gara internazionale sui rinnovati trampolini dello Stadio del Salto di Predazzo si è svolta nel tardo pomeriggio di giovedì dopo che lievi e pronosticati momenti ventosi ne hanno ritardato di poco la partenza. Tempismo perfetto per dare il benvenuto alla Torcia Olimpica e quella Paralimpica di Milano Cortina 2026, che sotto lo sguardo del presidente del CO locale Pietro De Godenz e dell’Assessore allo Sport della PAT Mattia Gottardi ha trovato spazio proprio con vista sui trampolini. «Vedere i primi salti di una competizione di livello mondiale, qui con le Torce Olimpica e Paralimpica di fronte è particolarmente emozionante perché dimostra che manca veramente poco, ma anche che è stato fatto tanto fino ad ora per farsi trovare pronti all’evento Olimpico e Paralimpico», ha aggiunto Gottardi.
Nella gara femminile hanno gareggiato anche le due trentine Annika Sieff e Martina Ambrosi, che non hanno superato il taglio del primo round per la finale. I piazzamenti delle italiane sono dunque 42.a Annika Sieff, 50.a Jessica Malsiner, 55.a Martina Ambrosi, 57.a Martina Zanitzer e 60.a Noelia Vuerich.
Al maschile una doppietta austriaca siglata dai campionissimi Jan Hörl e Daniel Tschofenig con una gara di alto livello: distanze ravvicinate fra i migliori, dove un gran numero di atleti sono stati racchiusi in poco più di un metro. A fare la differenza nel punteggio finale sono stati naturalmente lo stile espresso nel gesto tecnico e valutato dalla giuria, i fattori del vento e la distanza in metri. Con l’unione dei fattori e dei risultati la classifica ha visto primeggiare il duo austriaco, mentre il podio è stato completato dal campione Olimpico Ryoyu Kobayashi (JPN).
Fuori dai migliori 30 i tre italiani in gara: Alex Insam non va oltre il 33° posto (ex aequo con il norvegese Fredrik Villumstad) mentre si sono fermati in 45.a e 47.a piazza Francesco Cecon e il rientrante Giovanni Bresadola, trentino della Val di Sole.

HANNO DETTO
Annika Sieff (ITA): «Era il mio primo vero salto di gara della stagione, sono stata contenta di aver rotto il ghiaccio con il tifo di casa, l’atmosfera è fantastica, è bello saltare in casa di nuovo, soprattutto dopo tutti gli anni in cui lo stadio è rimasto chiuso. Per la gara sono convinta che si può sempre fare meglio, però almeno ci abbiamo provato».
Martina Ambrosi (ITA): «La scorsa settimana eravamo in Romania, non ho grandi aspettative, vedo di impegnarmi e fare il meglio che posso e soprattutto di stare tranquilla. Per essere il mio primo salto davanti a un pubblico di casa, in questo nuovo stadio olimpico, posso essere contenta. Sono nata a Trento ma la mamma è di Moena quindi ho origini fassane e ormai abito nella splendida Val di Fassa, anche perchè mi è comodo per potermi dedicare sempre più agli allenamenti».
Giovanni Bresadola (ITA): «È andata abbastanza bene. A parte il salto di oggi sta andando abbastanza bene. Il ginocchio più o meno regge, anche se mi dà ancora qualche fastidio. Peccato perché stava andando anche abbastanza bene negli ultimi salti, ma oggi non sono riuscito ad esprimere quello che avrei voluto».

Bresadola a suo agio sul trampolino Hs143

La giornata del sabato ha visto l’esordio agonistico internazionale anche per il trampolino Hs143, dove ha trionfato il campione Olimpico Ryoyu Kobayashi (JPN), dopo che la suggestiva performance del Light Show aveva fatto battere i cuori in Val di Fiemme poco prima del via.
Il campione nipponico Kobayashi ha mostrato grande confidenza con il “trampolino grande” fiemmese fin dal primo salto di gara, dove si è imposto con un punteggio netto di 137, frutto di un salto da ben 136,5 metri che gli ha permesso di mettersi dietro tutti gli avversari, primo su tutti l’austriaco Stefan Kraft.
Segnali incoraggianti dagli azzurri: con la 18ª piazza il solandro Giovanni Bresadola (Esercito) è stato il migliore della nazione ospitante mentre si è classificato 27° Alex Insam (FFOO). Davvero un risultato positivo per l’alfiere del Centro sportivo Esercito cresciuto nel Gs Monte Giner, che sta ritrovando condizione dopo il lungo stop per l’infortunio al ginocchio. Inevitabilmente felice Giovanni: «Sono contento per la finale. Questi nuovi trampolini li trovo un po’ difficili soprattutto con l’aria da dietro. Ma sono contento di essere qui nella gara di casa».
La gara al femminile è stata appannaggio della sorprendente norvegese Anna Odine Strøm che si è presa la scena, gli applausi e la vittoria di tappa nel FIS Summer Grand Prix 2025.
Per quanto riguarda le azzurre sono state escluse durante la qualificazione Martina Zanitzer 44ª, la fiemmese Annika Sieff 46ª e Jessica Malsiner 49ª.

Il riscatto nella Super Team Maschile

Domenica è andato in scena l’ulltimo giro di walzer al FIS Nordic Summer Festival in Val di Fiemme: la Super Team maschile di salto con gli sci ha chiuso i giochi dell’inedita kermesse internazionale in Trentino valida come Test Event Olimpico con la vittoria dei polacchi Kamil Stoch e Dawid Kubacki davanti al Giappone trascinato da un super Ryoyu Kobayashi con Ren Nikaido, 3.a la Slovenia di Domen Prevc e Anze Lanisek. Sogna in grande l’Italia con il 6° posto di Alex Insam e Giovanni Bresadola.
Per l’Italia del salto un risultato storico: il gardenese Alex Insam e il solandro Giovanni Bresadola hanno raggiunto la 6.a posizione della finale fermando il proprio punteggio poco prima dei 700 punti, 699.9 punti per l’esattezza. «Questo format ci piace, è dinamico e divertente. Grazie a un ottimo lavoro di squadra abbiamo dimostrato che anche l’Italia ha qualcosa da dire nel salto con gli sci» e sono più che mai incoraggianti le parole di Insam, considerando che nei prossimi mesi ci saranno tempo e modo per ritoccare i piccoli errorini odierni e l’Italia può quindi sognare in grande in vista dell’appuntamento Olimpico.
Si è espresso anche Giovanni Bresadola, che un po’ alla volta prova a trovare l’affidabilità tecnica e mentale: «Oggi mi mancavano un po’ le gambe, potevo sicuramente fare qualcosina in più nell’ultimo lancio, però tutto sommato direi che è un sesto posto che ci appaga, sono soddisfatto».

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