Sventola la bandiera bianco, verde e rossa sul Canalone Miramonti per la 71esima edizione della 3Tre, il tradizionale slalom di Coppa del Mondo. Ma non è quella dell’Italia, bensì quella della nazione balcanica della Bulgaria.
Madonna di Campiglio regala il primo successo in carriera del bulgaro Albert Popov. Una straripante seconda manche ha permesso al ventisettenne di casa a Sofia di risalire dall’ottava piazza occupata al termine della prima frazione per sottolinare ancora una volta il feeling che lo lega al Canalone Miramonti, in Trentino.
Il miglior riferimento di manche lo conduce al tempo complessivo di 1’45″22 che gli garantisce un vantaggio di 0″44 sull’elvetico Loic Meillard – secondo a metà gara – e di 0″46 sul croato Samuel Kolega che completa così il podio. Prima di oggi Popov vantava un unico altro piazzamento sul podio, nel marzo del 2023 è stato terzo a Palisades Tahoe. Per la Bulgaria si tratta del secondo successo della sua storia, 45 anni dopo: l’8 gennaio del 1980 Peter Popangelov aveva firmato lo slalom di Lenggries, in Germania.
Errore fatale dopo poche porte nella seconda manche per il norvegese Atle Lie McGrath, leader dopo la prima frazione con ampio vantaggio sulla concorrenza: ai piedi del podio c’è stato quindi spazio per il francese Steven Amiez con Henrik Kristoffersen quinto per cedere il pettorale rosso di leader a Meillard.
Stefano Gross è l’unico azzurro ad entrare nella seconda manche e dopo il 28esimo tempo di metà gara prova a piazzare sul Canalone Miramonti una discesa di rimonta. Un piano che sembra riuscire al fassano, bravo ad interpretare tre quarti di tracciato, ma le linee sul dosso finale non sono quelle migliori ed il fassano ha lasciato sul terreno decimi preziosi. Alla fine è 21esimo a 3″06 da Popov, con la consapevolezza comunque di aver ritrovato sicurezza e sensibilità: “Era una manche da attaccare, per provare a fare una bella discesa per rimontare. Finalmente mi sono sentito davvero bene e ho provato a dare tutto. Purtroppo un errore ci sta: con la mia esperienza non dovrebbe succedere, ma forse un po’ di stanchezza mi ha condizionato. Sono molto fiducioso per il mese di gennaio; so di poter fare ancora bene. Con questa seconda manche ho dimostrato che si iniziano a vedere i frutti del grande lavoro che stiamo facendo: oggi raccogliamo poco, purtroppo, ma ho fiducia per le prossime gare”.
Lo stesso dosso era risultato fatale nella prima manche ad Alex Vinatzer, incappato in un’inforcata al termine di una buona frazione che lo vedeva in linea per entrare nella top10 parziale. “Un’inforcata un po’ anomala, peccato – sono le parole di Vinatzer – Sono partito bene, ho faticato un po’ sul cambio neve nel finale e sono andato in difesa. Tengo il buono di questa manche, come sono sceso nelle prime porte ed ora pensiamo ad Adelboden, in pochi giorni abbiamo già un’altra chance”. Non qualificati per la seconda manche invece Tobias Kastlunger, Simon Maurberger, Tommaso Saccardi e Corrado Barbera.
Un plauso va al Comitato Organizzatore diretto da Lorenzo Conci per il grande lavoro di pulizia della pista alla vigilia a seguito della nevicata e per il fatto di aver garantito un tracciato di alto livello per tutti i partecipanti. Una gara che ha visto la presenza di un buon numero di appassionati che hanno fatto il tifo per i big dello slalom, ma pure applaudito Giuliano Razzoli che è stato finalmente celebrato dal pubblico dopo una carriera straordinaria, culminata con una medaglia olimpica.
Come detto Meillard con il secondo posto sorpassa Kristoffersen in vetta alla classifica di specialità: 325 punti a 315 per l’elvetico, con Noel (out nella prima) terzo a 240. Cambia poco invece nella generale, guidata da Marco Odermatt (630) con 116 di vantaggio su Kristoffersen e 236 su Meillard.
Ora obiettivo su Adelboden (Svizzera): sabato 11 e domenica 12 gennaio sono in programma nell’ordine slalom e gigante, invertiti rispetto al consueto per via delle condizioni meteo attese nel Bernese.

La classifica