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Gli azzurri del fondo e combinata svelano i Cerchi Olimpici a Predazzo
La nazionale italiana Milano-Cortina di sci di fondo e combinata nordica in allenamento in quota a Passo di Lavazè in questi giorni, ha avuto l’onore di svelare gli “Spectaculars”, ovvero l’installazione scenografica raffigurante i cerchi Olimpici. A togliere il velo Nicole Monsorno e Alessandro Pittin
Agosto 6, 2024
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Prosegue il percorso di avvicinamento alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026. A Predazzo è stato posizionato il primo degli “Spectaculars”, le installazioni scenografiche raffiguranti i cerchi Olimpici. È visibile a chiunque transiti verso Predazzo sulla statale proveniendo da Ziano di Fiemme. Alla cerimonia di “svelamento”, che si è tenuta prima dell’ingresso all’abitato di Predazzo (sulla statale 48, al chilometro 35.8), hanno preso parte la vicepresidente della Provincia e assessore allo sport Francesca Gerosa, il commissario del governo Giuseppe Petronzi, il sindaco di Predazzo Paolo Boninsegna, la sindaca di Tesero Elena Ceschini, e inoltre Tito Giovannini, coordinatore del Coordinamento Olimpico Provinciale e componente del cda di Fondazione Milano Cortina 2026, e Cristina Bellante, segretaria generale del Comitato organizzatore Nordic Ski Val di Fiemme. Presente anche un folto numero di atleti della FISI tra cui Alessandro Pittin, combinatista nordico vincitore di un bronzo a Vancouver nel 2010 e Nicole Monsorno, in ritiro in questi giorni al passo Lavazè.
«Togliere il telo dai cerchi è stato emozionante. Ci stiamo avvicinando all’evento attesissimo, e poterlo avere qui dove saranno anche tutti gli amici e la famiglia a fare il tifo per me sarà unico!», ha dichiarato commossa Nicole Monsorno, atleta delle Fiamme Gialle del gruppo sprint di Coppa del Mondo. Alla domanda su cosa stesse lavorando dopo la sua miglior stagione di sempre ha risposto «Sto cercando di migliorare la mia tecnica, mettendo in cascina del buon fieno. L’obiettivo è fare delle belle gare nell’Olimpiade di casa. Un’occasione straordinaria che non voglio lasciarmi sfuggire».
Compiaciuto anche il combinatista Alessandro Pittin al termine della cerimonia: «manca solo un anno e mezzo! scoprire i cerchi è stato un motivo di orgoglio. Dopo aver partecipato a ben 5 Olimpiadi in giro per il mondo finalmente i Cerchi sono arrivati in Trentino. Per quanto riguarda la mia preparazione atletica, procedo spedito verso la parte conclusiva. La prossima stagione vedrà il suo evento clou nei Mondiali in Norvegia dove cercherò di arrivare in forma. Nonostante il mio infortunio al ginocchio conto di essere pronto a breve. Ho comunque ripreso un allenamento completo nel fondo. Per il salto è necessario essere sicuri di aver completamente lasciato l’infortunio alle spalle. Sono fiducioso».
In chiave trentina si è espresso anche il moenese delle Fiamme Gialle Alessandro Chiocchetti, atleta della squadra Milano Cortina 2026: «E’ stata una giornata particolare vedere dal vivo i primi 5 Cerchi esposti in Val di Fiemme. Ci stiamo allenando per questo. In questi giorni a Passo Lavazè stiamo lavorando “a secco” in attesa di rimettere gli sci a settembre. Procede tutto bene».
Un’occasione importante, in un percorso di avvicinamento che coinvolge tutta la comunità trentina, come ha sottolineato la vicepresidente della Provincia e assessore allo sport Francesca Gerosa portando i saluti anche del presidente Maurizio Fugatti: “Le Olimpiadi – così la vicepresidente – sono un grandissimo appuntamento che riguarda l’intero nostro territorio. Ringrazio quindi tutti coloro che sono presenti oggi, una partecipazione in cui si avverte il valore, fondante e imprescindibile, che è il valore che noi trentini diamo alla comunità. Stiamo vivendo in questi giorni le emozioni delle Olimpiadi di Parigi, che vedono impegnati anche gli atleti ed atlete di casa. Pensare che tra meno di due anni tutto ciò avverrà in casa nostra, e che sarà il nostro territorio ad entrare per sempre nella storia delle Olimpiadi e Paralimpiadi, ci riempie di orgoglio. Essenziale ora è proseguire nel percorso di coinvolgimento di tutti i trentini, come già stiamo facendo con i bambini e i ragazzi nelle scuole. Un particolare ringraziamento alle forze dell’ordine che oltre a garantire quotidianamente la nostra sicurezza formano all’interno dei loro corpi giovani di valore e danno la possibilità di crescere a quegli atleti che portano nel mondo il nostro tricolore e i colori del Trentino”.
“È partita la vestizione di questa bellissima valle che si prepara al meglio per un evento davvero di portata enorme, vediamo infatti l’eco di Parigi di ogni piccolo dettaglio su tutti i media mondiali” ha esordito nel suo intervento l’ad di Trentino Marketing Maurizio Rossini: “Questo simbolo che presentiamo oggi esprime un rapporto forte con il territorio e il senso di un lavoro congiunto: ci sarà infatti bisogno di un’alleanza forte tra tutti noi per preparare al meglio il grande appuntamento in tutti i suoi particolari”.
Dopo Cristina Bellante, segretario generale del Comitato organizzatore Nordic ski Val di Fiemme, che ha lanciato un appello ai giovani nel perseguire i valori che le Olimpiadi e Paralimpiadi rappresentano, il coordinatore del Comitato olimpico provinciale Tito Giovannini ha evidenziato le prossime tappe per lo svelamento dei simboli sia olimpici che paralimpici, dunque i cinque cerchi e gli agitos: “Per noi i Giochi olimpici e paralimpici sono una cosa unica e lo dimostreremo anche nelle prossime tappe di questo avvicinamento. In questi giorni stiamo imparando molto da Parigi che porta avanti un grande lavoro per questo eccezionale appuntamento. Dunque viva Fiemme, viva il Trentino e viva l’Italia per il 2026 nella continuità dello spirito olimpico e paralimpico”.