11 Marzo 2020
Il Comitato Oganizzatore delle gare di Are ha comunicato ufficialmente nel corso della riunione che si tiene quotidianamente fra i capi squadra la cancellazione di tutto il programma che prevedeva la disputa di uno slalom parallelo, un gigante e uno slalom. Che le cose andassero in questa direzione lo si è capito già dalla tarda mattinata, quando il governo svedese ha vietato lo svolgimento di manifestazioni sportive con oltre 500 persone, l'annuncio definitivo è arrivato nel corso del tardo pomeriggio, dopo che un addetto alle piste proveniente dalle gare maschili di Kvitfjell, ha accusato uno stato febbrile e i successivi controlli hanno confermato la presenza di coronavrus. Tutto ciò ha indotto l'organizzazione e la Federazione Internazionale a prendere questa decisione. Un addetto che comunque, non ha avuto in nessun modo alcun contatto con i componenti della delegazione italiana, siano essi tecnici o atleti, tutti tenuti sotto controllo quotidianamente dalla Commissione Medica FISI, che precauzionalmente hanno mangiato per l'intero periodo di residenza a Are nelle proprie camere, e senza alcun contatto con gli altri addetti.
Con la chiusura ufficiale della Coppa del mondo, l'Italia può andare fiera del primo successo femminile nella storia di Federica Brignone che si aggiunge a quelli ottenuti da Piero Gros, Gustav Thoeni e Alberto Tomba in campo maschile. La valdostana, che nel corso dell'anno ha totalizzato undici podi e ben cinque vittorie di tappa nella combinata di Crans Montana, nel supergigante di Sochi, nel gigante di Sestriere, nella combinata di Altenmarkt e nel gigante di Courchevel, ha realizzato il record di punti per un'italiana con 1378 punti, aggiungendo allo storico successo i trionfi nelle classifiche di gigante e combinata alpina, oltre al secondo posto in supergigante e al terzo in discesa. L'Italia si aggiudica anche la classifica a punti femminile con 4069 davanti ad Austria e Svizzera.
Roda: "Un successo epocale per Federica. Ora la Federazione internazionale rifletta"

"Per Federica si tratta di un successo epocale – ha detto il Presidente FISI, Flavio Roda -, frutto di una stagione ad altissimo livello. E' un trionfo importante anche per la Federazione e per l'impegno di tutti gli staff. Certo, sarebbe stato auspicabile che fosse stato tutto più regolare, che non si fosse attraversata questa fine stagione tormentata".
"Tutto ciò deve fare riflettere, soprattutto a livello internazionale. Alle volte è necessario avere il coraggio di sospendere tutto e di non provare a tenere in piedi situazioni insostenibili".
"Vista la scelta di Are, scelta corretta che doveva però essere fatta prima, ora bisogna avere il coraggio di cancellare anche le gare maschili di Kranjska Gora. Bisogna avere il coraggio di chiudere l'attività e di ripartire il prossimo anno con una programmazione attenta".
"La Federazione internazionale deve essere la federazione delle federazioni, e deve tutelare tutte in ugual misura, deve aver rispetto di tutti gli atleti da qualunque parte essi provengano".
"Ora l'auspicio è che tutti si rimanga a casa che si risolva al più presto questa situazione difficile".

