
C’era anche Samuele Degano, esponente della squadra di Comitato FISI FVG e tesserato con la Monte Coglians, tra i quattro biathleti italiani presenti all’IBU Youth International Camp, in Germania. Una bella soddisfazione per il nostro movimento. Con Samuele c’erano Viola Camperi, Lucia Brocchiero e Jan Steinkasserer, coordinati da Dominik Windisch.

Proponiamo il comunicato dell’IBU.
Per l’IBU Youth International Camp di quest’anno, 17 Federazioni Nazionali e 61 giovani atleti di età compresa tra 15 e 21 anni si sono riuniti dal 27 settembre al 4 ottobre ad Arber, in Germania. Il camp è stato supportato dal Programma di Solidarietà Olimpica del CIO.
L’edizione di quest’anno ha offerto agli atleti un’opportunità unica di allenarsi e imparare nella sede dei prossimi Campionati Mondiali IBU Giovanili/Junior, continuando al contempo a rafforzare la famiglia internazionale del biathlon.
Sotto la guida dell’allenatore capo IBU Matthias Ahrens (GER) e il supporto di un team esperto di istruttori IBU, composto da Luca Bormolini (ITA), Sven Fischer (GER), Nika Blaženic (CRO), Martina Seidl (GER), Dominic Schmuck (GER) e Ina Metzner (GER), la settimana ha offerto un equilibrio tra allenamento e formazione.
Le sessioni di skiroll si sono concentrate su tecnica, tattica di gara, tiro combinato e allenamento della forza, mentre gli atleti si sono goduti anche escursioni nelle splendide montagne bavaresi. Il camp si è concluso con un’entusiasmante staffetta mista nello stadio Arber, dove i partecipanti hanno potuto mettere in pratica le loro nuove competenze ed esperienze nell’atmosfera di gara della futura sede dei Campionati del Mondo.
Il programma si è esteso oltre l’allenamento specifico per ogni sport, offrendo una varietà di lezioni e workshop pensati per ispirare sia gli atleti che gli allenatori:
– Un workshop antidoping tenuto dalla Biathlon Integrity Unit.
– Soft skills per l’allenamento con Matthias Ahrens.
– Diventare un campione con Zibi Szlufcik.
– Preparazione alla gara con Dominik Windisch.
Il camp ha evidenziato ancora una volta il forte impegno dell’IBU nello sviluppo di atleti e allenatori, garantendo che tutti i partecipanti, indipendentemente dal livello di esperienza della propria nazione, avessero l’opportunità di crescere e imparare insieme.
È importante sottolineare che il programma di quest’anno è stato progettato per fornire un ambiente di allenamento di alta qualità non solo per le nazioni consolidate, ma anche per quelle emergenti e più piccole, rafforzando la convinzione che i futuri campioni possano crescere ovunque.
Dominik Windisch (allenatore Italia): “Questo camp è stato prezioso sia per le squadre più sviluppate che per quelle meno sviluppate, consentendo loro di comprendere realtà diverse. Anche una squadra forte come l’Italia può guadagnare molto, mentre le nazioni più piccole dimostrano di poter raggiungere grandi traguardi e far crescere i futuri campioni. Condividendo punti di forza e di debolezza e imparando gli uni dagli altri, tutti migliorano”.
Nika Blaženic (allenatrice Croazia): “Sono orgogliosa di far parte del team di sviluppo IBU e di vedere sempre più allenatrici guidare questi camp ogni anno. Insieme, stiamo costruendo un’immagine di modelli di riferimento stimolanti per la prossima generazione di atleti”.



