Nell’anno in cui sono stati coinvolti per la prima volta anche gli atleti e le atlete degli sport invernali paralimpici è stata la sciatrice azzurra Martina Vozza ad aggiudicarsi il prestigioso Premio Internazionale Matteo Baumgarten. La consegna del riconoscimento alla diciannovenne nata a Monfalcone e portacolori dell’Asd Sport X All Hans Erlacher Team è avvenuta domenica scorsa nel salone del Grand Hotel Bagni Nuovi a Bormio in occasione del meeting tra i soci dei Lions Club della provincia di Sondrio.
Matteo Baumgarten, nato nel 1975 in Valdidentro, era un giovane talento dello sci alpino e brillante studente che nell’autunno del 1994 si iscrisse alla Facoltà di Economia oltreoceano al Middlebury College in Vermont (Stati Uniti). Lì Matteo ebbe la possibilità di proseguire con i suoi studi e affiancare a questi la pratica dello sci alpino in campo internazionale. Nell’ottobre del 1995 però il figlio di Giacomo e Paola morì in un incidente stradale.
I genitori di Matteo, con la preziosa collaborazione della FIS, istituirono dal 1996 il Premio Internazionale con il quale sostengono e riconoscono gli atleti/e capaci di coniugare studio e sport ad alto livello. Martina Vozza, che si è aggiudicata la 26 ᵅ edizione del Premio, succede nell’albo d’oro a nomi che hanno scritto e stanno scrivendo pagine di storia dello sci alpino e degli sport invernali in generale come: Tina Maze (2004), Ilka Stuhec (2012), Ester Ledecka (2016), Marco Odermatt (2017).
Questo riconoscimento rappresenterà uno stimolo in più per la Vozza che sta affrontando il percorso di recupero dopo l’operazione seguita alla rottura del crociato anteriore e del collaterale mediale del ginocchio sinistro. Nonostante l’infortunio e la chiusura anticipata della stagione Martina, già presente alle Paralimpiadi di Pechino 2022, in questa stagione 2022-2023 assieme alla sua guida Ylenia Sabidussi è riuscita a conquistare due medaglie d’argento ai Mondiali di Espot e la Coppetta di Specialità di Super G nella categoria Vision Impaired.
«Domenica è stata una bellissima serata e credo che Paola e Giacomo siano due persone fantastiche – racconta Martina, che terminerà uest’estate il suo percorso all’Istituto Tecnico Turistico D’Annunzio a Gorizia – Spero di riuscire anch’io, come molti miei predecessori, a portare in alto il nome di Matteo inseguendo i miei ambiziosi obiettivi sia in pista che sui banchi di studio. Sono passate quattro settimane dall’operazione che ha un po’ rovinato il finale di questa stagione. Ma sono riuscita a voltare pagina e ora sto lavorando per tornare più forte di prima. In queste settimane sto lavorando molto sulla mobilità e la camminata. Ormai non uso più le stampelle. Posso dire che il percorso di recupero sta procedendo nel migliore dei modi».