
25-6-2012 Un volo all’alba di domenica, senza traccia di frenata. Forse causato da un colpo di sonno. È morto così l’ex campione di snowboard Amedeo Viviani, 28 anni, residente a Gropada, noto negli ambienti sportivi triestini.
L’incidente tragico si è verificato ieri mattina attorno alle 5.30 a Preganziol, lungo il Terraglio, la strada alberata che collega Mestre a Treviso. Amedeo era passeggero della Ford Fiesta condotta da Roberto Schiavon, 29 anni, di Carbonera, un paese della provincia trevigiana. Gli agenti della stradale che hanno condotto i rilievi di legge non hanno trovato segni di frenata sull’asfalto. La Fiesta che da Mestre stava andando verso Treviso, all’improvviso si è spostata sulla destra centrando il muretto di un ponticello in cemento: è stato un impatto violentissimo.
Sul posto sono arrivati dopo pochi minuti i sanitari del Suem. Ma per estrarre i due corpi dalla morsa delle lamiere contorte è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Ma per Amedeo non c’è stato nulla da fare. È morto sul colpo, stritolato dalle lamiere, hanno accertato i sanitari. L’amico è in rianimazione all’ospedale di Cà Foncello. È in gravissime condizioni. Solo lui – quando e se si potrà riprendere potrà riferire cosa sia effettivamente successo e soprattutto spiegare come l’auto che guidava ieri mattina sia improvvisamente impazzita mentre percorreva una strada dritta schiantandosi contro il muretto di cemento di un ponticello vicino a Preganziol.
A Treviso, Amedeo Viviani si era trasferito da qualche anno, pur mantenendo la residenza nella casa di Gropada, al numero 34. Lavorava alla Northwave e Drake, un’azienda che produce scarponi e materiale da snowboard. In passato aveva lavorato da Benetton. Progettava scarponi per la disciplina sportiva che ha praticato fin da piccolo conseguendo successi anche a livello europeo. Recentemente era anche diventato maestro di snow board.
Racconta sconvolto il suo amico Alessandro Benussi, pure triestino, ed ex atleta, come Amedeo, della XXX Ottobre. La sua foto appare su Facebook nella pagina di Amedeo, con la dicitura “Atleti preferiti”. «Abbiamo passato più tempo insieme sulle vette delle Alpi che nella nostra città natale, dove ci motivavamo a vicenda nel compiere i salti più spettacolari». dice. E aggiunge: «Negli ultimi anni Amedeo aveva avuto un progresso nel suo livello di riding altissimo posizionandolo fra gli snowboarder migliori d’Italia. Era stato bravissimo a gestire il suo tempo, cosa che ho sempre ammirato in lui, così da laurearsi, diventare maestro e fare l’atleta tutto insieme. Era sempre sorridente, cordiale educato, disponibile ad aiutare e di un carattere buonissimo. Pur essendo più giovane di me di 7 anni, ogni tanto mi sembrava fosse addirittura rispettoso nei miei confronti dove invece non ce n’era bisogno fra amici».
«Era un fratello per me. Pieno di coraggio e di iniziative e progetti», dice sconvolto Enrico Vanzo, maestro, come Amedeo di snowboard a Piancavallo.
di Corrado Barbacini, dal Piccolo
alla famiglia Viviani le più sentite condoglianze da parte del presidente della FISI FVG Manuele Ferrari, del Consiglio Direttivo e di tutto il mondo dello sci regionale



