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8/10- FONDO: Tour de Ski e Marcialonga nei piani di Giorgio Di Centa
Ieri il campione olimpico ha festeggiato i 35 anni vincendo nello skiroll
Ottobre 8, 2007
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8-10-2007 Giorgio Di Centa ha festeggiato ieri i suoi 35 anni vincendo il "Trofeo Sporful" di skiroll davanti a Pietro Piller Cottrer. Entrambi il giorno precedente erano stati protagonisti della Fiera "Alta Quota" di Bergamo.

C’era tanto Friuli sabato a Bergamo. L’Udinese impegnata con l’Atalanta nel calcio, gli sciatori ospiti della fiera "Alta Quota", che nell’occasione vedeva protagonisti molti azzurri, presentati a stampa e visitatori. Visti Gabriella Paruzzi (sempre gettonatissima), Walter Wedam e Danilo Antonipieri, impegnati in precedenza nella riunione del consiglio federale Fisi, il responsabile dello sci di fondo regionale Aldo Plai (in veste di giudice di gara), i fondisti sappadini cresciuti nel Comitato Fvg Silvio Fauner, Pietro Piller Cottrer e Marina Piller. E naturalmente Giorgio Di Centa, ai vertici dell’"applausometro" anche in terra orobica.«Sto bene in mezzo alla gente – sorride il bicampione olimpico -. Del resto dopo Torino 2006 ho fatto una bella esperienza in materia di relazioni pubbliche ed occasioni come queste mi rilassano e mi fanno stare bene», spiega mentre riceve l’ennesimo invito a posare per una foto.- Come sta procedendo la preparazione in vista della prossima stagione?
«Stiamo lavorando con molta serenità, anche perché non ci sono grossi appuntamenti, quali Mondiali e Olimpiadi. Ci concentreremo soprattutto sul Tour de Ski, con otto gare in dieci giorni fra dicembre e gennaio. L’ideale sarebbe andare forte subito, ma vorrei arrivare in forma anche alla Marcialonga e alla Vasaloppet, due gare che amo moltissimo e, nonostante la difficoltà di entrambe, mi auguro di riuscire a prendervi parte senza compromettere la situazione in Coppa del Mondo».
– E’ rimasta inalterata la voglia di sciare, di lavorare, di fare sacrifici?
«La volontà di fare è tantissima, ma ho 35 anni e recuperare gli sforzi è meno semplice rispetto al passato. Per questo motivo devo focalizzare gli obiettivi. Aggiungo una cosa: se riuscissi a vincere una medaglia ai Mondiali 2009 o alle Olimpiadi di Vancouver 2010, sarebbe un risultato superiore rispetto a quanto ho fatto a Torino 2006, sia per l’età ma soprattutto perché non è facile concentrarti al 100% con quattro bambini in casa. Difficile pensare di riposare e rilassarti!».
– A fine stagione saresti soddisfatto se…
«Se ottenessi il podio nel Tour de Ski e vincessi la Marcialonga. Chiedo troppo?».

di Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino