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SCI FONDO- Forse compromessi i Mondiali di Giorgio Di Centa
Il campione di Treppo Carnico, vittima dell’influenza, salta la 30 km tc
Febbraio 19, 2003
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19-2-2003. I Mondiali della Val di Fiemme di Giorgio Di Centa non sono finiti ma sono seriamente compromessi.

Il carabiniere di Treppo Carnico domenica sera ha accusato un forte mal di testa, che inizialmente aveva pensato essere figlio della naturale tensione esistente alla vigilia di una grande manifestazione. Lunedì, infatti, ha partecipato all’allenamento, ma rientrato in albergo l’amara sorpresa: febbre a 38.5 gradi. Un colpo da ko per chi attendeva queste giornate da un anno intero. La situazione si è poi stabilizzata a 37.5 gradi fino al primo pomeriggio di ieri, quando una robusta dose di antibiotici ha fatto scomparire il dolore e riportato la temperatura a livelli normali. Ovviamente, però, Di Centa non sarà al via oggi della 30 km tc con partenza in linea, una prova che, viste le sue ultime uscite in Coppa del Mondo, avrebbe potuto vederlo fra i protagonisti.

Nella mattinata di ieri Giorgio era molto abbattuto:
“Praticamente i miei Mondiali sono finiti- sosteneva- Questa settimana non potrò gareggiare e nella prossima non sarò certo in condizioni ideali per disputare un Mondiale. Il mio recupero dopo un’influenza è sempre molto lento. Due anni fa, ai Mondiali di Lahti, la beccai 15 giorni prima e le cose andarono male”.

In serata, però, l’umore era diverso, la speranza aveva preso il posto del pessimismo:
“Sarà fondamentale vedere come passerò la notte- spiega- Se domani mattina (oggi, ndr) starò bene, potrò pensare ad essere presente nella 15 km tc di venerdì, che inizialmente non dovevo disputare”.

E per il duathlon di domenica, forse la gara dove le aspirazioni sono maggiori?
“Inutile fare previsioni- dice- Ormai posso solo vivere alla giornata”.

Certo che una botta di sfortuna come questa è pesante:
“Pazienza, la prendo con filosofia- risponde Di Centa- In questi momenti devi pensare alle cose positive, a partire dalla famiglia. L’anno passato ho vinto una medaglia olimpica, quest’anno è andata così. E’ la vita”.

Un solo autentico rammarico:
“So che dalla Carnia è prevista la partenza di un pullman di miei tifosi. Mi dispiace soprattutto per loro. Spero, comunque, che possano vedermi in gara, anche se difficilmente potrò regalare emozioni. Ma non è detta l’ultima parola…”.

dal Gazzettino