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27/12- Giovanni Morzenti: “Il Comitato FVG è uno dei più vitali”
Il presidente della Fisi ospite nei giorni scorsi di Ravascletto
Dicembre 27, 2007
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27-12-2007 Giovanni Morzenti torna sempre volentieri in Carnia, in particolare a Ravascletto, dove peraltro ritrova il suo amicone Titta De Stalis, già presidente del Comitato Fisi Fvg ed attuale past president. Il massimo rappresentante dello sci nazionale non ha voluto mancare sabato all’inaugurazione dei nuovi impianti e della rinnovata struttura sullo Zoncolan, cogliendo l’occasione per incontrare, assieme al suo vice Alberto Piccin, il presidente regionale Franco Fontana e i consiglieri.
«Venni la prima volta a Ravascletto nel ’97 in occasione dei Campionati Italiani Allievi – ricorda Morzenti – Devo dire che in questi dieci anni il polo è cresciuto molto. I lavori effettuati sono stati tanti, così come nelle altre stazioni della regione. Non posso non ricordare, ad esempio, la pista di Sella Nevea riservata agli allenamenti veloci delle squadre nazionali».
– Qual è, invece, il suo giudizio sul movimento sciistico regionale?
«Ritengo che il Comitato Fvg sia uno dei più vitali. C’è entusiasmo e lo si nota chiaramente venendo da queste parti. Il lavoro effettuato è sicuramente importante. Senza dimenticare che da queste parti sono nati e cresciuti grandissimi campioni».
– Nella prossima stagione la Coppa del Mondo di sci alpino ritornerà a Tarvisio. Però ci sono altre località che aspirano ad ospitare una tappa mondiale, ovviamente di un’altra disciplina; una su tutte, Piani di Luzza per il biathlon.
«Premesso che la federazione non preclude nulla a nessuno, non credo che Forni Avoltri possa avere possibilità nel biathlon. Anterselva è intoccabile, ma ci sono anche San Sicario e Brusson. Però quella località, magari assieme a Timau o ad altri centri friulani, ritengo possa ambire alla Coppa del Mondo di fondo. Come federazione siamo disponibilissimi a studiare un eventuale progetto targato Friuli, che però dovrà prevedere importanti investimenti, anche sul piano promozionale. Penso ad una tappa di Coppa Continentale e ad una serie di appuntamenti collaterali e promozionali nei mesi prececenti (sabato Morzenti ha parlato a lungo con un "totem" in questo campo, Enzo Cainero, ndr). E poi non dimentichiamo il salto, visto che il Friuli è leader nella disciplina».
– Più volte lei ha ricordato che le località che ospitano la Coppa del Mondo devono contribuire economicamente nei confronti della Fisi. Da questo punto di vista il Friuli Venezia Giulia pare stia seguendo la strada indicata.
«Assolutamente sì. Con l’assessore Bertossi c’è un ottimo rapporto e sabato ho conosciuto anche il presidente Illy, non per nulla un maestro di sci. Del resto hanno capito che una gara di Coppa del Mondo, trasmessa in tv da almeno venti paesi, vale molto più di qualsiasi altro investimento pubblicitario».
– Tarvisio e la "Di Prampero" riavranno, quindi, la Coppa del Mondo femminile nel marzo 2009. Per quella maschile ci sono possibilità?
«Una proposta di questo tipo è già stata discussa. Le discese di Coppa del Mondo non sono molte e alcune località sono intoccabili. Però si potrebbe pensare all’alternanza con altre località e questo è stato uno dei tanti argomenti affrontati due giorni fa con Illy e Bertossi».
– In Carnia ha anche trovato Manuela Di Centa.
«Ci sta dando una grossa mano quale rappresentante del Coni. E anche per il Friuli si muove molto».
– Di Centa vuol dire sci di fondo, disciplina in difficoltà a livello nazionale.
«Già. Francamente sono preoccupato per quale sarà il suo futuro quando i non più giovani big si ritireranno. Abbiamo avuto negli ultimi quindici-venti anni i Di Centa, la Belmondo, la Paruzzi, i Valbusa, Piller Cottrer, Zorzi. Campioni che nascono ogni tanto, ma in Italia sono arrivati tutti assieme. Bisognerà lavorare molto sui giovani per rimanere competitivi».

di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino