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25/7- Roberto Giacomello ci ha lasciato a soli 33 anni
Era consigliere provinciale di Pordenone e responsabile dello snowboard
Luglio 25, 2007
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25-7-2007 Un grave lutto ha colpito lunedì scorso il Comitato Provinciale FISI di Pordenone, lasciando nello sconforto e nell’incredulità tutto il consiglio e gli sci club della provincia.
Improvvisamente è mancato, a soli 33 anni, il consigliere provinciale Roberto Giacomello, responsabile dello snowboard.
Era stato eletto nel 2004 e riconfermato nelle elezioni dello scorso anno. Roberto era socio e vicepresidente dello Jouf Ski Snowboard Club di Maniago.
Tutto il mondo dello sci provinciale lo ricorderà per la sua semplicità e per la sua disponibilità.
Alla famiglia e allo sci club, vada il rispettoso saluto da parte di tutto lo sci pordenonese e, in generale, di quello regionale.

Proponiamo l’articolo pubblicato ieri sul Messaggero Veneto.

Un fulmine a ciel sereno, nulla che facesse presagire l’imminenza di una tragica fine. Lasciando un’intera comunità nello sgomento, si è spento nella serata di lunedì Roberto Giacomello, 33 anni, di Maniago. La morte è sopraggiunta per arresto cardiaco, così come accertato dall’esame autoptico esterno compiuto nel nosocomio maniaghese nel pomeriggio di ieri. Amante dello sport, Roberto era un appassionato sciatore e praticava lo snowboard: era iscritto allo Jouf ski team di Maniago.
Quella di lunedì è stata una giornata come tante altre, trascorsa al lavoro alla Stm, la ditta nella quale da una decina d’anni era impiegato nell’ufficio tecnico. Intorno alle 19 era rientrato a casa dopo essere passato a salutare la mamma Rita. Momentaneamente, Roberto viveva nella casa dei genitori della compagna, Alberta Salerno, a Cavasso Nuovo. Una sistemazione temporanea, in attesa che i lavori nella casa che stavano costruendo a Grizzo di Montereale finissero e loro potessero andare a vivere insieme nella nuova residenza. Quindi, dopo essere rincasato da Maniago, Roberto era passato a dare un saluto ai suoceri ed era salito al piano superiore, dove era stato ricavato un appartamentino per l’uomo e la compagna.
La tragedia si è consumata nell’arco delle due ore successive. Il corpo accasciato di Roberto è stato rinvenuto proprio da Alberta, intorno alle 21.30, quando la ragazza è tornata a casa dal lavoro nella nuova piscina di Maniago, dove è impiegata come segretaria.
«Una volta salutati i miei – ha ricordato con la voce rotta dal dolore – è salito in camera per guardare la tv. Alle 21.30 sono tornata a casa e l’ho trovato privo di sensi. Ho cercato di soccorrerlo assieme ai miei genitori, che si sono precipitati appena hanno sentito le mie urla. Tempestivi sono arrivati anche i soccorsi del 118, ma non c’è stato nulla da fare».
Niente avrebbe fatto presagire una fine così fulminea per Roberto. Il giovane non soffriva di alcuna patologia, a esclusione di una comune allergia ai pollini per la quale si curava con rimedi omeopatici. «Era un appassionato sportivo – ha spiegato Alberta –, amava la montagna e andavamo a correre insieme. Lunedì però non ha fatto attività fisica, era un po’ stanco perché nel fine settimana aveva curato lo stand dello Jouf ski team nella fiera di San Giacomo».
Roberto lascia la mamma Rita, lo zio Francesco e i fratelli Tiziano, Marco e Angela.
I funerali saranno celebrati domani alle 16 nel duomo di San Mauro a Maniago. Successivamente la salma sarà tumulata nel cimitero di Grizzo di Montereale.

di Laura Venerus

nella foto Roberto Giacomello impegnato domenica, il giorno precedente la sua scomparsa, nel chiosco dello Jouf Ski Team alla Fiera di San Giacomo