6-12-2006 Nella scorsa stagione, all’esordio fra gli Aspiranti, dimostro subito il suo valore conquistando la medaglia d’argento nella discesa libera dei Campionati Italiani di categoria, oltre ad una serie di risultati e piazzamenti di rilievo. E’ chiaro, però, che i prossimi mesi saranno, se non decisivi, perlomeno molto importanti per capire quante siano le possibilità che Jacopo Di Ronco si costruisca un futuro ad alto livello nello sci. Le premesse ci sono tutte, la volontà e la determinazione del ragazzo pure, l’appoggio di club (il 70 di Trieste) e della famiglia (papà Glauco è stato responsabile dello sci alpino del Comitato fino al 2004) nemmeno parlarne. La preparazione del sedicenne di Rivo di Paluzza si è svolta anche in Argentina, con la preziosa guida di Iuri Puntil, che allena un minigruppo tutto carnico comprendente anche Andrea Lepre e Cristopher Doneddu. «Abbiamo lavorato sodo, direi sui 50-55 giorni – racconta Jacopo – Ora non vedo l’ora che comincino le gare per confrontarmi con gli altri. Peccato davvero che le condizioni meteo stiano rivoluzionando il calendario, altrimenti già nello scorso fine settimana avrei potuto ottenere le prime indicazioni». Di Ronco può essere considerato il miglior polivalente regionale, o comunque, in prospettiva, in grado di andare bene in tutte le discipline: «In effetti anche in gigante mi sono trovato bene in questi ultimi mesi – conferma – In ogni caso l’obiettivo è abbassare quanto più possibile i punteggi Fis, anche perché così facendo le possibilità di entrare in un gruppo sportivo militare crescerebbero. Ho fatto due allenamenti con il Cs Forestale e so che qualche altro corpo ha già preso informazioni, ma finora non c’è altro». Un possibile polivalente non può che avere come idolo il migliore da questo punto di vista almeno nell’ultimo biennio, cioé Benny Raich: «Idolo è un po’ troppo. Diciamo che mi piace la sua tecnica ed il fatto che sia in grado di andare forte in tre discipline, difendendosi in discesa». Detto del gruppo militare, c’è un altro obiettivo per la stagione entrante? «I Campionati Italiani Aspiranti. Del resto se ho ottenuto il secondo posto al primo anno, ora non posso che puntare al titolo».

di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino