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Il bilancio di Emanuele Buzzi al termine del primo raduno allo Stelvio
Era importante ritrovare il feeling con la neve e con il gesto tecnico dopo tre mesi di stop.
Giugno 13, 2020
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“Abbiamo concluso da poche ore il primo raduno azzurro del 2020, svolto allo Stelvio grazie all’accordo tra la Federazione e la società che gestisce gli impianti. È stata un’ottima possibilità quella che abbiamo avuto di avere un ghiacciaio tutto per noi”.

Parole di Emanuele Buzzi, che aggiunge: “Abbiamo lavorato un po’ su tutto, ovvero gigante, slalom e utilizzando qualche volta gli sci lunghi, cercando di fare molti chilometri con gli sci ai piedi. Era importante ritrovare il feeling con la neve e con il gesto tecnico dopo tre mesi di stop. Le condizioni delle prime giornate sono state ottimali, poi il tempo è peggiorato, con neve e nebbia a complicare le cose. Ma ci siamo adattati e siamo riusciti a lavorare bene. Credo che la parola d’ordine dovrà essere flessibilità, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, sia per quanto riguarda gli allenamenti sia per quanto riguarda le gare. C’è ancora incertezza in entrambi gli ambiti e noi dovremo essere bravi ad adattarci a situazioni nuove. Quest’anno, ad esempio, quasi sicuramente non ci sarà la classica trasferta di settembre in Sudamerica”.

Chiuso questo primo raduno, Buzzi e gli altri azzurri resteranno una settimana a casa, per poi ritornare sullo Stlevio giovedì prossimo.