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19/2- SCI DISABILI: bilancio positivo per le finali di Coppa Europa
Sullo Zoncolan atleti provenienti da una ventina di nazioni
Febbraio 19, 2010
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19-2-2010 E’ positivo il bilancio finale della Coppa Europa di Sci Disabili- 5° Memorial Hans Erlacher svoltasi dall’11 al 14 febbraio sullo Zoncolan, manifestazione organizzata dallo Sci Club Due Ronchi-Monfalcone con la partecipazione di Regione, Province, Comuni (Paluzza, Arta Terme, Tolmezzo, Sutrio, Ronchi dei Legionari, Monfalcone, Trieste, Udine), Protezione Civile, International Paralympic Committee, Fis, Fisi, Cip, e vari sponsor tra cui Friuladria, Promotur, Terme Arta, Sbe, De Eccher e Morgante. I numeri della Finale della Coppa Europa sono stati imponenti: una ventina le nazioni partecipanti, tra le quali Russia, Svezia, Germania, Svizzera, Francia, Andorra Spagna, Slovenia, Croazia con 140 atleti, (300 le persone impegnate se si considerano anche allenatori e personale vario), con un numero di spettatori calcolato su oltre tremila unità. Un evento che è arrivato in Friuli Venezia Giulia non per caso, bensì grazie alla precedente esperienza della finale di Coppa del Mondo del 2007 organizzata sempre dallo Sci Club Due.

Soddisfatto il presidente dello Sci Club, Paolo Tavian. “Il Comitato italiano Paraolimpico ci ha dato atto che ormai l’evento è consolidato, che abbiamo offerto ottimi livelli e standard qualitativi elevati e che quindi siamo affidabili. Del resto sono ben cinque la manifestazioni organizzate e che hanno avuto successo, ciò dimostra che la struttura alle spalle, dirigenti e soprattutto volontari, funziona” dice Tavian, che anche dal punto di vista puramente organizzativo trae un bilancio positivo. “A parte i timori del primo giorno, quando la macchina organizzativa deve iniziare ad andare a pieno regime e ci sono logiche paure, tutto poi è proceduto secondo programma. L’evento ha avuto risalto sulla stampa e sui mezzi di informazione” aggiunge, rammaricandosi però, come allenatore e responsabile nazionale del settore, per i pochi risultati ottenuti dalla squadra italiana. “Speravo in qualcosa di più. Di solito chiedo agli atleti, nelle ultime gare prima della Coppa, di rallentare un po’, per non mettersi troppo in luce e non avere quindi la pressione dei media alle spalle. Ma non tutti approvano questa filosofia ed è per questo che forse siamo rimasti un po’ sottotono e questo è un po’ triste. Era già successo che la squadra non raggiungesse risultati, prima di Salt Lake – dice, ricordando che hanno dominato atleti della Slovacchia, Austria, Germania, Russia – e il sindaco di Torino, Castellani mi aveva chiesto il perché. Allora risposi di non saperlo, ma convocai gli atleti ad un raduno preolimpico e la squadra riprese vigore, portando a casa medaglie importanti. Mi auguro che anche gli attuali allenatori sappiano dare una scossa agli atleti: in questo momento a parte le luci di Gianmaria Del Maistro e Melania Corradini, c’è un po’ di buio. Vedremo a Lillehammer”. Tavian non manca di ricordare l’ottima partecipazione delle scuole e dei ragazzi, che hanno dimostrato sincero interesse per la manifestazione e hanno saputo fare un tifo indiavolato nel corso delle gare. “Anche il tempo è stato dalla nostra parte. Il sole ha baciato le nostre gare. Ma noi lo sappiamo – conclude – che dietro c’è lo zampino di Hans: noi non ci dimentichiamo di lui e lui non si dimentica mai di noi”.