11-2-2010 "Da vero agonista qual è Giorgio, sono sicuro
che non si accontenterà della vittoria legata la fatto di essere
portabandiera dell'Italia alle Olimpiadi invernali di Vancouver,
ma cercherà di bissare quanto già fatto vedere a Torino 2006. Per
spingere il nostro atleta più avanti di tutti nelle sue prove
farò di tutto per poter essere al suo fianco. Sono certo che Di
Centa darà a tutti noi residenti in Friuli Venezia Giulia una
grande gioia insieme agli altri otto nostri corregionali
impegnati in questa importante prova olimpica". 
È questo l'auspicio che l'assessore regionale allo Sport Elio De
Anna rivolge a tutti gli atleti della regione che da domani
saranno impegnati in Canada in occasione delle XXI Olimpiadi
invernali. Una manifestazione, quella a cinque cerchi, dalla
quale il Friuli Venezia Giulia si attende molto, tra conferme e
debutti della schiera dei nostri portacolori impegnati sulle nevi
nordamericane.

"L'auspicio è quello di veder sventolare sul podio, accanto al
tricolore, anche l'emblema della nostra regione, esattamente come
avvenne nel 2008 a Pechino con Chiara Cainero. Questi eventi di
livello internazionale infatti sono una grande occasione di
confronto per i nostri talenti, che portano il nome del Friuli
Venezia Giulia non solo nel proprio cuore ma anche sulle divise.
Siamo orgogliosi di loro a prescindere dal risultato che
otterranno, poiché sono la massima espressione dello sport
regionale in un contesto, quello delle Olimpiadi, che non ha
pari. Come accaduto per i giamaicani che in Cina hanno sventolato
una bandiera con su scritto "grazie Lignano" per i successi
ottenuti in pista grazie alla preparazione svolta nella nostra
località balneare, sono certo che anche Giorgio Di Centa e tutti
i suoi compagni potranno darci altrettanta visibilità
internazionale grazie alle loro prestazioni".

Infine un ultimo messaggio, legato ai valori dello sport. "La
nostra Regione - spiega De Anna - in questa decima legislatura ha
avviato un percorso che si rifà ai contenuti della Carta
olimpica: ossia formare una società di uomini e donne migliori
anche attraverso lo sport. Siamo convinti che i valori
appartenenti a questo mondo rappresentino un valido modello per
la formazione della persona, con ricadute positive tanto nel
sociale quanto nella vita quotidiana. Crediamo sia necessario
recuperare e valorizzare ciò che di meglio possa offrire lo
sport, come il dialogo con se stessi e gli altri, la gioia per il
successo e l'amarezza per la sconfitta, il rispetto
dell'avversario e delle regole del gioco, l'autodisciplina,
l'aggregazione sociale e il divertimento. Questi e molti altri
valori sono elementi troppo spesso soffocati dalla competizione
esasperata, tesa solo al raggiungimento della vittoria e
annullamento del contendente. I nostri portacolori si inseriscono
perfettamente in questo percorso e rappresentano per i tanti
ragazzi del Friuli Venezia Giulia, un esempio da seguire.
Arrivino quindi a loro un milione e centomila "in bocca al lupo"
da tutti i residenti della nostra regione".