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Graz sfiora con la staffetta il primo podio nella Coppa del Mondo di fondo
Italia 2, con il sappadino, è quarta a Oberhof a soli 1″6 dalla vincitrice Norvegia 1 nella gara che ha visto Italia 1 seconda
Gennaio 21, 2024
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Eccellente prova delle staffette azzurre nella 4×7,5km maschile che ha chiuso la tappa di Coppa del Mondo di Oberhof, in Germania: Italia 1 è seconda con Nöckler/Barp/Daprà/Pellegrino tra le due formazioni norvegesi, ma Italia 2 sfiora a propria volta il podio chiudendo al quarto posto con Salvadori/Chiocchetti/Davide Graz/Mocellini.

A vincere è dunque Norvegia 1 con Nyenget/ Valnes/Golberg/Klæbo con i connazionali Taugbøl/Tønseth/Krüger/Stenshagen di Norvegia 2 capaci di difendere la terza posizione.

Nessuno quartetto ha saputo fare davvero la differenza sull’anello di 2,5 chilometri di Oberhof. Dietmar Nöckler e Giandomenico Salvadori in prima frazione pagano una manciata di secondi di ritardo dal norvegese Nyenget, primo a presentarsi in zona cambio, con Elia Barp poi ancora una volta eccellente nel mantenere Italia 1 insieme ai migliori a metà gara (10″ il distacco da Finlandia e Norvegia 1), con Italia 2 attardata di 35″.

Il terzo segmento, primo in tecnica libera, vede Dalprà gestire bene la situazione con Italia 2 che risale fino a presentarsi all’ultimo cambio praticamente affiancata. Si entra così nella frazione decisiva che parte con un ritmo decisamente cauto, consentendo così il ricompattarsi del gruppo. Nella tornata finale il primo ad accendere la miccia è lo svedese Poromaa ma il suo forcing non fa male e nello strappo finale è quindi il norvegese Johannes Klæbo a mettersi in testa per presentarsi davanti a tutti sul rettilineo finale per resistere al ritorno di Federico Pellegrino che difende comunque la piazza d’onore da Norvegia 2. Molto bene, appena dietro, Mocellini che nella salita finale e nel successivo sprint dimostra ancora una volta di aver superato l’infortunio che l’ha bloccato nella prima parte della stagione, chiudendo a soli 1″6 dalla vetta.

CLASSIFICA

(nella foto Davide Graz)