
All’inizio della stagione agonistica invernale 2025-26 gli è stato chiesto quali sono le sue impressioni ed aspettative nei riguardi della Squadra Regionale di Sci di Fondo. Di seguito le sue dichiarazioni.
La Squadra Regionale di Fondo, per risultati acquisiti e per aspettative è una compagine a predominante “trazione femminile” con una capitana di diritto: Annamaria Ghiddi (U23-Olimpic Lama), stella internazionale dello skiroll ma ben performante anche sulla neve ( podio in gara e nella Classifica Generale di Coppa Italia nella stagione ’24-25) ed altre ragazze che nella stagione precedente si sono spesso classificate fra le prime nelle gare nazionali anche se alcune ancora al primo anno di categoria come Nicole Falanelli (U16-Olimpic Lama), vincitrice dell Coppa Italia di Skiroll, Jenna Lamberti (U18-Sci Club Piandelagotti), Siria Benassi (U16) e Vittoria Amidei (U16), agguerrite ragazze dello Sci Club S. Anna, di cui fa parte anche Alessia Fraulini (U18) già a podio in Coppa Italia. Anche se per scaramanzia non si dovrebbero fare pronostici, non si può negare che ci si attendono buone cose, oltre che individuali, anche dalla staffetta U16 femminile.
Per quanto riguarda le altre ragazze della Squadra, Marianna Barbieri (U18-Olimpic Lama) e Diana Biondini (U18-S.S. Frassinoro) sono buone pedine per conquistare punti utili in Coppa Italia.
Il settore maschile è composto di soli tre atleti dell’Olimpic Lama. Le migliori speranze sono riposte in Alessandro Tazzioli (U18) fresco convocato nella Nazionale Juniores di Skiroll, mentre Alessandro Ricci (U18) ed Antonio Tazzioli (U23) andranno a caccia di punti per la Coppa Italia.
A livello U16 primo anno sono sotto osservazione alcune individualità sia femminili che maschili al fine di monitorarne i progressi.
Le note dolenti per il settore maschile consistono nella difficoltà di intravedere fra i pochissimi U14
attivi i possibili futuri rimpiazzi. Infatti, anche nei paesi dove pure esisterebbe la tradizione dello sci di fondo, la maggior parte dei bambini preferisce optare per il più divertente calcio. E ciò, nonostante alcuni volonterosi genitori cerchino di scalfire la tendenza. Al momento, ci auguriamo che, almeno in parte, ci riescano. Perché nel Frignano ci sono già stati dei campioni di fondo e non si vede il perché non ne debbano nascere ancora.





