Ad Obertilliach, tappa austriaca di IBU CUP la Norvegia (Johannes Dale-Skjevdal, Johan-Olav Botn, Siri Skar, Ranghild Femsteinevik) conquista la staffetta mista con il tempo complessivo di 1h06.38.1 (0+8). Segue la Germania (Lucas Fratzscher, David Zobel, Marion Wiesensarter, Sophia Schneider) , che ha battagliato a lungo con gli scandinavi per il primo posto, con un ritardo di +7.1. In terza piazza la Francia, ad oltre un minuto (0+10). Positiva anche la prova degli azzurri (Marco Barale, Elia Zeni, Linda Zingerle ed Ilaria Scattolo), che chiudono al quarto posto a +1.55.5 ed 8 ricariche utilizzate.
La gara assume sin dalle prime battute quello che poi si rileverà la battaglia per la vittoria finale, con la Norvegia che schiera i pezzi da novanta della categoria come Skjevdal ed Botn, che hanno concluso la propria prova con il primo tempo assoluto, con Skar e Femseivenik che hanno completato l’opera totalizzando anche il miglior tempo sugli sci. Per quanto riguarda la Germania al via anche Fratzscher (vincitore della IBU Cup 2019/2020), che assieme a Zobel hanno dato luogo ad un lungo testa a testa, vittoria poi messa in cassaforte dagli scandinavi grazie alle ottime prove, anche dal poligono, di Skar e Femsteivenik. A decidere la competizione, infatti, è stato il tempo sugli sci, giacchè entrambe le formazioni hanno utilizzato otto ricariche ciascuna. Da segnalare, per quanto riguarda la formazione tedesca, che la metà delle stesse (ben quattro) è stata utilizzata da Femsteivenik, mentre tutti i componenti della squadra norvegese hanno utilizzato due ricariche ciascuno.
Venendo alla prova degli azzurri, da segnalare l’ottima terza manche di Linda Zingerle, che ha terminato la propria prova con il secondo tempo e due ricariche utilizzate nella serie in piedi. La performance della finanziera aveva consentito ai nostri portacolori di avvicinarsi francesi, tuttavia nonostante la sola ricarica utilizzata da Ilaria Scattolo nel poligono a terra contro le due complessive della transalpina Botet, non è bastato per permettere agli azzurri la conquista del terzo posto. Complessivamente, buona anche la prova di Barale e Zeni al poligono, con il primo più preciso anche del francese Paturel.