“Non ci sono parole per commentare una tragedia così grande e per esprimere il dolore dei dirigenti, dei tecnici e di tutti i collaboratori del Comitato FISI Alpi Occidentali”; con queste parole il Presidente del Comitato AOC, Pietro Blengini, commenta l’incidente costato la vita sul ghiacciaio della Val Senales a Matilde Lorenzi, atleta azzurra che nella squadra regionale piemontese aveva mostrato tutto il suo valore e il suo coraggio, guadagnandosi un posto nelle squadre nazionali di sci alpino. “Mentre il passare delle ore rende ancora più straziante questo dolore, – prosegue Blengini – possiamo solo esprimere il più profondo cordoglio e l’affettuosa e commossa vicinanza alla famiglia di Matilde Lorenzi, alla sorella Lucrezia, ai fratelli Matteo e Giosuè, alla mamma Elena, al papà Adolfo, alla nonna Rosina. Il Comitato Alpi Occidentali, tutto il movimento degli sport invernali in Piemonte, tutti coloro che hanno amato Matilde per le sue qualità umane e ne hanno seguito con orgoglio e ammirazione il percorso agonistico, non potranno mai dimenticare la simpatia, la bravura e il sorriso di Matilde. Faremo di tutto per onorarne la memoria e divulgare il suo esempio alle giovani e giovanissime generazioni di atleti”.
Alberto Platinetti è l’allenatore della squadra regionale femminile del Comitato Alpi Occidentali che ha formato e seguito Matilde Lorenzi nelle ultime stagioni, dopo che era nata e cresciuta agonisticamente nelle file dello Sci Club Sestriere. Queste le sue commosse parole: “Mati era determinata e vincente. Oggi non faceva più parte della nostra squadra regionale, ma in fondo non se ne era mai andata: ne parlavamo, anche fra di noi, perché la fatalità fa parte del nostro mondo, nonostante da tempo non succedeva un incidente così grave. Le altre ragazze della squadra AOC l’hanno conosciuta bene, sono cresciute con lei e adesso riprendere non sarà facile. La settimana scorsa eravamo su quelle piste della Val Senales ad allenarci. Dovremmo tornare il 7 novembre: vedremo.
A forza di allenamenti e di viaggi insieme, Platinetti era entrato nel mondo di Matilde: “Sorrideva sempre, aveva un sorriso che conquistava subito. Ma quando entrava in pista resettava tutto, determinata e concentrata dal primo all’ultimo metro. Così ha scalato le gerarchie e sono sicuro che quest’anno avrebbe debuttato in Coppa del Mondo. L’ha fatto Sara Thaler nella passata stagione ed è una che Matilde ha battuto spesso. Ecco perché tutto questo non ha senso: Matilde era quello che mancava alla nostra Nazionale, una polivalente vera e stava arrivando. Io poi ho anche una figlia di 13 anni che fa agonismo. Pensarci e pensare alla sua famiglia, persone meravigliose, aumenta l’angoscia”.
Il rosario in suffragio di Matilde sarà recitato mercoledì 30 ottobre alle 18 nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire a Giaveno, mentre i funerali si terranno giovedì 31 ottobre alle 10 nella medesima chiesa. La salma sarà poi tumulata nel cimitero di Valgioie. La famiglia ha espresso il desiderio di non avere fiori ma ha pregato di effettuare donazioni per il progetto “In Memoria di Matildina”, che sarà dedicato alla sicurezza degli atleti.