La qualificazione al femminile aveva già predetto, con i suoi distacchi, che il podio della sprint in classico al femminile sarebbe stato un tripudio femminile e non ha deluso. La prima medaglia d’oro è andata a Malin Hoelsveen, davanti alle compagne di squadra Iselin Drivenes, vincitrice della qualificazione e Milla Andreassen, che conferma il bronzo dello scorso anno a Planica.
Le tre norvegesi si sono imposte con divari impressionanti sulla concorrenza nelle diverse fasi della gara fino in finale, con la poliedrica ventenne neo medaglia d’oro (da tempo un talento sia nello sci di fondo che nella corsa, dove ah vinto l’oro negli 800 metri ai Campionati europei di atletica leggera U18 del 2022) all’attacco fin dall’inizio insieme con Andreassen; Drivenes, più defilata all’inizio, torna all’attacco sul rettilineo finale, andando a prendersi la piazza d’onore.
Ci ha provato sul rettilineo finale la canadese Alison Mackie, ma il photofinish ha premiato la norvegese Andreassen. Per l’Italia, il miglior piazzamento è quello di Beatrice Laurent, settima, seguita da Marit Folie, nona. Si fermano invece ai quarti di finale Romina Bachmann, protagonista di una sfortunata caduta nella sua batteria che le fa perdere tempo proprio all’inizio della tornata, e Marie Schwitzer; le due chiudono rispettivamente 17esima e 23esima.
«Sono molto contenta della giornata – ha affermato la piemontese a Fondo Italia – non mi sarei mai aspettata una top ten nella sprint. Sicuramente questa non era la gara su cui puntavo di più, ma sono molto soddisfatta di quanto ho fatto. Ovviamente un po’ di rammarico c’è per non essere andata in finale per pochi secondi, però è andata veramente bene».
Dopo la buona conferma nella sprint, Laurent guarda già alle prossime gare. «Non vedo l’ora che arrivi mercoledì per la venti chilometri e venerdì per la dieci. Nelle distance mi esprimo meglio e spero di riuscire a dare il massimo».
Un’immagine di Beatrice Laurent nella sprint in classico dei Mondiali di Schilpario a cura dell’agenzia Newspower.it