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BIATHLON – IBU CUP: MARCO BARALE E’ 10° NELLA MASS START 60 DI OBERTILLIACH; PIU’ ATTARDATA FRANCESCA BROCCHIERO
La Norvegia non si batte nell’IBU Cup maschile e ancora una volta la nazionale norge occupa tutti i posti del podio. A vincere però questa volta è Johan Olav Botn (2+1+0+1) che porta a casa il suo primo successo stagionale nonostante i molti errori al poligono, dopo un’impressionante serie di sei secondi posti consecutivi. Il forte atleta di Stad regola
Dicembre 21, 2024
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La Norvegia non si batte nell’IBU Cup maschile e ancora una volta la nazionale norge occupa tutti i posti del podio. A vincere però questa volta è Johan Olav Botn (2+1+0+1) che porta a casa il suo primo successo stagionale nonostante i molti errori al poligono, dopo un’impressionante serie di sei secondi posti consecutivi. Il forte atleta di Stad regola all’arrivo i connazionali Frey e Dale-Skjevdal, mentre è quarto Bakken. Il primo posto per il resto del mondo va all’esperto tedesco Rees. Per l’Italia ottima prestazione per il giovane classe 2003 Marco Barale, che finisce decimo ed è l’unico al traguardo con lo zero, ottenuto i condizioni di vento complicate. Dopo la sprint di giovedì, la settimana di gare di IBU Cup ad Obertilliach prosegue con la mass start 60 di 15 km, format di gara ormai tipico del circuito cadetto del biathlon. Tema della prova è la sfida del resto del mondo alla corazzata norvegese, sinora dominatrice incontrastata di tutte le competizioni a questo livello e oggi guidata da Dale-Skjevdal e Botn. Dopo la prima parte di gara, come sempre piuttosto caotica a causa del format particolare, a prendere la vetta con qualche secondo di vantaggio su tutti è il trio composto da Frey, Aspenes e Lombardot, i più rapidi e precisi al poligono e i più abili a destreggiarsi all’interno del gruppone. Con lo zero anche Betemps, Barale e Romanin, mentre devono inseguire Dale e Botn, che hanno commesso uno e due errori rispettivamente. Frey e Aspenes sono ancora puliti e rapidi nel secondo tiro a terra e prendono qualche secondo di margine su Lombardot, anche lui con lo zero, ma più lento. Nel frattempo risale bene Dale, mentre sbaglia ancora Botn. Mantengono un bel piazzamento provvisorio anche Romanin e Barale, ancora privi di errori. Il primo poligono in piedi è portatore di grandi sorprese e ribaltamenti. Con una prova rapida e precisa Botn esce al comando, dopo che era entrato al tiro al nono posto con quasi 40″ di ritardo. Al suo inseguimento si lanciano i tedeschi Fratzscher e Rees. Tanti errori per tutti gli altri atleti quindi (Frey e Aspenes 3 sbagli), mentre gli azzurri Romanin e Barale rimangono gli unici al via con lo zero, ma sono troppo lenti sugli sci per potersi giocare il podio. Nel corso del penultimo giro Botn amplia il proprio margine. Nel quarto e decisivo poligono arriva un errore per Botn, che comunque conserva la vetta con 4″ su Frey e 14″ su Bakken. Botn mantiene la leadership fino al traguardo portandosi così a casa il successo e guidando l’ennesimo poker norge. Fantastico Marco Barale che non sbaglia mai al poligono e termina decimo. Per quanto riguarda gli altri azzurri, buona prova per Nicola Romanin (0+0+0+1), 18esimo, mentre è decisamente troppo falloso Elia Zeni, 22esimo con 5 errori totali. 5 errori anche per Nicolò Betemps, che chiude la 26o posto finale, mentre è nei 30 anche un Patrick Braunhofer (28o) insolitamente poco preciso al tiro (6 errori). Fuori dalla zona punti Christoph Pircher, 43o.
Al femminile, secondo successo in carriera in IBU Cup per la veterana tedesca Stefanie Scherer, che vince grazie ad una prova perfetta al poligono. Grande feeling per lei con Obertilliach dove lo scorso anno aveva trionfato nella sprint. Battute le francesi Paula Botet e Camille Bened. Si conferma tra le migliori Ilaria Scattolo, che chiude con un eccellente settimo posto. La nazionale francese parte ancora una volta con i favori del pronostico, ma c’è grande attesa per la prova di Ilaria Scattolo, chiamata oggi alla più classica delle prove del nove dopo lo strabiliante successo nella sprint di giovedì. Sotto i riflettori anche Rebecca Passler, alla ricerca di conferme e di buone sensazioni che le consentano un probabile ritorno sereno in coppa del mondo nella prossima tappa. Le condizioni atmosferiche sono rese piuttosto complicate dalla presenza di un fastidioso vento incostante e ballerino. Ci sono ben quattro tedesche a guidare il gruppo, con Schneider e Scherer davanti a tutte, dopo i primi due giri, ma sono tante le atlete con lo zero nel gruppo di testa, mentre Scattolo commette un errore ed è un po’ attardata, ma già in rimonta, così come le francesi Bertrand, Bened e Chavalier. L’azzurra è molto veloce sugli sci e all’approccio al secondo poligono ha già risalito diverse posizioni e raggiunto Passler, che aveva aperto con lo zero. Bene al secondo tiro a terra Scattolo, con lo zero che la porta tra le prime 10, a 35″ dalla vetta. A comandare momentaneamente è ancora la Germania con Scherer e Fichtner, ma subito alle loro spalle stanno arrivando le francesi Chevalier e Bened. Due errori invece fanno scendere in classifica Passler. Ilaria Scattolo è sempre più convincente nel passo sugli sci e tiene ancora il ritmo delle migliori anche nel quarto giro, sopravanzando alcune avversarie e risalendo al sesto posto virtuale. L’azzurra mostra grande personalità mettendosi spesso davanti ai gruppetti in cui si trova per scandire il ritmo. Scherer giunge al primo tiro in piedi ancora al comando ed è ancora precisa, incrementando così il suo margine sulle rivali. Sono ora 17 i secondi di margine su Bened, mentre Scattolo va un po’ in difficoltà al poligono, ma è attenta a non sbagliare, anche se perde diverso tempo col rilascio dei colpi. La veneta è comunque ancora settima a meno di un minuto dalla leadership virtuale. Come nella prova maschile gli errori sono comunque molti e Scherer è una delle poche con lo zero dopo tre poligoni. Davanti la sfida sembra essere tra Francia e Germania, che occupano le prime 6 posizioni. Scattolo guadagna terreno nel penultimo giro, aiutata da Schneider e giunge all’ultimo tiro con circa 40″ di ritardo dal primo posto e circa 20″ dal podio. La sessione finale in piedi è come sempre decisiva e Scherer è ancora una volta perfetta. Botet e Bened inseguono a circa 20″, mentre Scattolo trova un altro zero ragionato ed è quinta all’uscita dal poligono, con Chevalier ed Ermits alle sue spalle. Nell’ultima tornata Scherer gestisce il vantaggio acquisito sulla coppia francese e si porta a casa il successo, davanti a Botet e Bened. Quarta e quinta Wiesensarter e Schneider, mentre Scattolo è ottima settima dopo aver battagliato nell’ultimo giro con atlete di coppa del mondo e dopo aver anche beffato in volata Chloè Chevalier. Prestazione molto convincente oggi per l’azzurra, che dimostra di tenere il passo delle migliori anche sulla distanza dei 4 poligoni e su un chilometraggio decisamente superiore rispetto a quello della sprint. Ottima gestione anche al tiro, con un solo errore in un poligono molto difficile e una grande intelligenza tattica nel prendersi il giusto tempo nel rilascio dei colpi in alcune situazioni complesse. Sesto posto finale per l’estone Regina Ermits, mentre torna nelle 10 la slovacca Anastasjia Kuzmina, mentre è solo undicesima Gilonne Guigonnat. Le altre azzurre sono invece protagoniste di una prova opaca. Solo 35esima Rebecca Passler (5 errori), mentre gli sbagli sono addirittura 7 per Linda Zingerle (47esima). Termina invece al 50esimo posto la giovanissima Francesca Brocchiero. Non ha preso il via infine Birgit Schoelzorn.