
Il “galateo” delle piste da sci è incardinato su una legge nazionale (363/2003) che elenca i fattori di rischio e prescrive le regole da rispettare. La legge è stata poi integrata dai decreti ministeriali che hanno approfondito il tema della segnaletica (ministero delle infrastrutture, 20 dicembre 2005) o delle caratteristiche tecniche dei caschi (ministero della salute, 2 marzo 2006). L’obbligo di indossare il caschetto, in particolare, è previsto per i minori di 14 anni. «Il mancato utilizzo – ricorda la Polizia di Stato – farà scattare una multa da 30 a 150 euro (in base alle norme sulla depenalizzazione – legge 689/1981- si prevede una sanzione di 50 euro)». La segnaletica, che deve essere corretta, chiara e visibile, si compone di cartelli di pericolo (triangolari), divieto-obbligo (rotondi), e di informazione (quadrati o rettangolari).
Il decalogo
Regole e buon senso possono esser riassunti e semplificati in un decalogo dello sciatore. Rispetto per gli altri: comportarsi in modo da non mettere in pericolo altre persone. Padronanza della velocità e del comportamento: sempre adeguati alla propria capacità e alle condizioni della pista e del tempo. Scelta della direzione: chi è a monte deve tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione. Sorpasso: può essere effettuato a monte o a valle, da destra o da sinistra, ma sempre a una distanza tale da evitare intralci a chi viene sorpassato. Immissione e incrocio: chi si immette su una pista o riparte dopo una sosta deve assicurarsi di poterlo fare senza pericolo, e agli incroci deve dare precedenza a chi proviene da destra o secondo indicazioni. Sosta: deve avvenire ai bordi della pista e mai, se non in caso di necessità, nei passaggi obbligati o senza visibilità (in caso di caduta, sgombrare la pista il prima possibile). Salita: lo sciatore che risale o discende a piedi la pista deve procedere ai bordi. Segnaletica: rispettare i segnali previsti per le piste e moderare la velocità. Soccorso: prestare sempre soccorso a un infortunato e dare l’allarme segnalando il luogo. Identificazione: chiunque sia coinvolto in un incidente o ne sia testimone è tenuto a dare le proprie generalità agli addetti del soccorso piste.
L’assicurazione
I gestori degli impianti devono garantire le condizioni di sicurezza delle piste, con adeguate protezioni e segnalazioni. Sono anche tenuti a stipulare una polizza di assicurazione per responsabilità civile che copra i danni subiti dai clienti (per gli incidenti che si verificano fuori pista il concessionario e il gestore degli impianti di risalita non sono responsabili).
Non esiste però alcun obbligo nazionale di vendere polizze assicurative insieme allo skipass: ogni località è libera di farlo (e appoggiarsi alla compagnia che preferisce). Le polizze non offrono poi la stessa copertura: c’è sempre la responsabilità civile per danni arrecati a terzi, ma in gran parte dei casi manca una copertura infortuni. Spetta dunque ai clienti-sciatori, al momento di acquistare lo skipass, informarsi sulle specifiche condizioni offerte dall’assicurazione giornaliera (il cui prezzo oscilla sui due euro).
I costi in caso di incidente sono elevati. E se non c’è dunque obbligo di dotarsi dell’assicurazione, è sempre meglio proteggersi con una polizza Rc o più ampia, per coprire anche eventuali infortuni e spese mediche. Sul mercato si trovano polizze con soluzioni specifiche e adattabili. La copertura assicurativa è comunque inclusa con la tessera Fisi (Federazione italiana sport invernali) e ogni volta che si prenota una lezione di sci



